Molte persone afflitte dalla «febbre del gioco d’azzardo» riferiscono di provare la sensazione di vivere come all’interno di una «bolla», una sorta di mondo ovattato scandito dal gioco dove è possibile provare sensazioni di gioia, speranza, dolore e rabbia, mentre al di fuori tutto appare piatto e inutile.
Molti di loro non identificano il gioco come un problema, se non quando la situazione è ormai compromessa.
La differenza tra un giocatore d’azzardo comune e uno patologico sta principalmente nell’intensità e nella frequenza con cui l’attività del gioco viene ricercata e praticata, il giocatore patologico non riesce a porsi dei limiti e non riesce a valutare le conseguenze negative del giocare.
Esiste una base genetica, responsabile di un difetto nella capacità di provare piacere. Sarebbe proprio l’incapacità di provare emozioni piacevoli nella vita quotidiana a spingere alcuni soggetti a ricercare emozioni forti, che alcuni ritrovano nel gioco d’azzardo, altri nella droga, altri in generale in qualcosa del quale diventano dipendenti.
Segnale più evidente di una dipendenza da gioco d’azzardo è quello economico, infatti un giocatore compulsivo può arrivare a contrarre debiti per continuare a giocare.
Spesso il gioco diventa una valvola di sfogo contro qualsiasi difficoltà della vita quotidiana.
I gruppi di mutuo aiuto, così come avviene con gli alcolisti anonimi nel caso dell’alcol, hanno una funzione significativa nel far maturare nella persona la consapevolezza che si è di fronte a un problema che non si può risolvere da soli, ma che richiede una gestione integrata.
Alcuni farmaci possono venire in aiuto, come gli agonisti dopaminergici che agiscono sul corretto funzionamento dei circuiti mentali legati alla ricompensa, oppure i farmaci che agiscono sul neurotrasmettitore serotonina che modulano i meccanismi nervosi tenendo a freno alcuni comportamenti impulsivi.
Il ruolo della famiglia deve essere invece quello di sostenere e supportare il giocatore cercando di fargli vedere il problema e di farsi curare, bloccando anche nell’immediato ogni accesso al denaro.
Le persone che in famiglia hanno avuto qualcuno con esperienze negative nell’ambito del gioco d’azzardo sono a maggior rischio di altre.
La dipendenza dal gioco d’azzardo non coinvolge soltanto le slot machine, le videolottery o il “gratta e vinci”, ma anche la borsa, con conseguenze economiche anche peggiori per via delle grandi somme di denaro che è possibile perdere.
Gli adolescenti sono spesso impulsivi, meno razionali e possono cadere più facilmente vittime del gioco d’azzardo, poiché la loro capacità di autoregolazione e di darsi un limite, non avendo ancora una struttura di personalità completamente formata, risulta inefficace.
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